San Servolo: l’isola dei mati
I veneziani chiamano San Servolo “ l’isola dei mati“. Scopriamo da dove deriva il “ soprannome “ di questa isola della Laguna Sud , situata tra il bacino di San Marco e il Lido di Venezia.
Le prime fonti che riportano a San Servolo citano la già esistente presenza di un monastero e sono datate intorno al IX secolo. Nel 1700 l’isola e le sue strutture furono trasformate in ospedale militare e poi in ospedale psichiatrico dal Senato della Repubblica Serenissima di Venezia. Nei secoli a seguire, sia sotto il dominio napoleonico che sotto il dominio austriaco, questa funzione di ospedale psichiatrico proseguì.
La stessa destinazione d’uso continuò anche dopo l’unificazione di Venezia al regno d’Italia nel 1866. Fu così la Provincia di Venezia che ebbe la gestione dei cosiddetti manicomi e che ne seguì le varie trasformazioni istituzionali. I manicomi centrali veneti di San Servolo ( maschile ) e San Clemente ( femminile ) dopo esser stati rinominati ospedali psichiatrici furono definitivamente chiusi nel 1978 per effetto della legge Basaglia. All’interno di una delle strutture dell’isola è stato fondato il Museo del Manicomio di San Servolo che fu inaugurato nel 2006 e dove si trova una raccolta di reperti dell’ospedale psichiatrico. Il museo è suddiviso in varie sezioni: il laboratorio, l’ambulatorio, i manufatti didattici, malati e terapie, i manufatti e la produzione dei malati, la sala anatomica e un’esposizione fotografica
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